lunedì 23 gennaio 2017

Incontro e silenzi

Mi sarebbe piaciuto dirti qualche cosa di sensato, l'ultima volta che ti ho vista. Invece sono rimasto quasi in silenzio. Ogni tanto un verso strano di quelli che una volta ti facevano sorridere. Qualche volta un "e bè" usato come intercalare di un silenzio tra noi che minuto dopo minuto aumentava il suo spessore allontandoci inevitabilmente. Alla fine mi hai sorriso e mi hai detto "arrivederci".
Come se fossimo due sconosciuti. Come se di ciò che eravamo non rimanesse neanche il ricordo, cancellato dall'evidenza del nostro imbarazzo. Vagli a spiegare poi al mio cervello che non si trattava di imbarazzo ma solo di paura di guardarti negli occhi ancora una volta. L'ultima che ci siamo visti mi hai detto che il mio commuovermi, quando ti guardavo a lungo, non era abbastanza mascolino. Che dovevo essere più uomo. E allora come un automa ho agito di conseguenza. Tu parlavi e io guardavo altrove che se avessi alzato lo sguardo lo sai come sarebbe finita. Mi sarei perso di nuovo nei tuoi occhi. Senza rendermene conto mi sarei avvicinato quel tanto che basta per sentire l'odore della tua bocca volarmi in faccia iniziando a pensare al tuo sapore. Pian piano avrei iniziato a notare quei dettagli di te che mi hanno sempre rapito. I capelli fini ma morbidi che si arricciano a pena sopra le orecchie, il sopracciglio destro leggermente più "corto" del sinistro, quella piccola macchietta che hai sotto l'occhio sinistro.... quelle vene che ti attraversano la pelle candida del collo. Ecco, vedi? Mi sto commuovendo ora figurati se lo avessi fatto l'altro giorno. Avresti provato pena. Comunque non ti saresti ricordata di abbracciarmi. Ti piaceva il mio odore, ricordi? E una sera mi dicesti che ogni volta che ci saremmo rivisti mi avresti abbracciato per sentirlo ancora. Era solo il pensiero di un istante, finito in un istante, un istante fa. La verità è che sono stato zitto. Non ho parlato, non ho sorriso, non ti ho dato modo di avvicinarti neanche se lo avessi desiderato. E così facendo tu non hai odorato me e io non ricordo già la sensazione del tuo alito caldo sul viso.